Troppo spesso ci capita di pensare alla nostra sicurezza quando ormai è successo qualcosa che ha messo in pericolo il nostro impianto.
Sia in casa che nel luogo dove svolgiamo la nostra attività lavorativa, siamo esposti a dei rischi più o meno seri.
Dalla mia esperienza diretta, potrei citare diversi episodi che riescono a chiarire il concetto.
Uno in particolare mi ha colpito in quanto sono stato chiamato d’urgenza da un cliente perché aveva notato del fumo che usciva da una scatola di derivazione.
Al mio arrivo ho provveduto ad aprire la scatola ed ho subito capito che la causa del danno.
Era l’utilizzo di nastro adesivo per il collegamento dei fili anziché l’impiego dei morsetti che si devono utilizzare seguendo le normative vigenti.
La corrente elettrica.
La corrente elettrica se non controllata ed utilizzata nel modo corretto, può causare folgorazione (la cosiddetta scossa). Può causare ustioni, arresto della respirazione e anche il decesso nei casi più gravi.
E’ causa principale di scoppi ed incendi in grado di danneggiare palazzi interi e può essere trasmessa anche da un semplice impianto elettrico casalingo.
I luoghi più pericolosi in casa sono la cucina ed il bagno, dove è più facile il contatto con l’acqua ma, anche gli altri ambienti, possono essere a rischio.
Immaginiamo poi di ritrovarci senza la possibilità di poter utilizzare l’energia elettrica.
Di colpo non saremmo più in grado di utilizzare gli elettrodomestici, ormai parte essenziale del nostro quotidiano.
Per non parlare poi dell’impossibilità di usufruire della luce alla sera o di notte.
Per questo è fondamentale una manutenzione periodica dell’ impianto elettrico, che grazie alle normative vigenti devono rispecchiare determinate caratteristiche e prevedere l’utilizzo di materiali idonei.
Tutti gli impianti poi devono anche essere dotati di dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore.
Come si ottiene un impianto sicuro? Semplicemente effettuando controlli regolari ed una buona manutenzione possiamo vivere più sereni.